Onorevoli Colleghi! - Nella XV legislatura repubblicana sono ormai mature le condizioni per dare piena attuazione ai princìpi di autonomia e decentramento solennemente affermati nell'articolo 5 della Carta costituzionale. La riforma in senso federale dello Stato, approvata dalla Camera nella XIV legislatura e sottoposta, per l'approvazione definitiva, al referendum dei prossimi 25 e 26 giugno, prevede infatti una più adeguata valorizzazione degli enti territoriali, e in particolare della provincia, istituto previsto negli articoli 114 e 133 della Costituzione, ma fino ad oggi non sufficientemente considerato nell'ambito del sistema di trasferimento dei poteri statali agli enti locali.
      In ogni caso, al di là dell'esito del referendum, appare comunque indispensabile rilanciare la funzione della provincia accrescendone e meglio definendone il ruolo e le competenze, e, in tale ambito, sembra ormai improcrastinabile riformare le circoscrizioni territoriali che competono a ciascuna provincia, con particolare riguardo a quelle circostanti le metropoli, per meglio adattarle a una società profondamente mutata in termini sociali, urbanistici e demografici, in continuo sviluppo, in corrispondenza con le specificità territoriali, economiche e sociali delle diverse zone d'Italia. Infatti, la scelta di promuovere il perseguimento degli interessi delle comunità locali non può prescindere dalla predisposizione di istituti e strumenti a tal fine idonei, e in particolare di un articolato apparato amministrativo di riferimento della comunità territoriale.
      In tale prospettiva, anche considerando il futuro che da più parti si prospetta per la città di Roma, che molti vorrebbero città-regione in grado di legiferare, appare indifferibile ridisegnare i confini della provincia di Roma, una realtà territoriale divenuta troppo vasta, variegata e popolata per continuare ad essere amministrata da un unico ente.
      Per una più concreta, realistica e razionale valorizzazione delle risorse sociali, economiche, culturali e ambientali della

 

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zona sita a nord est di Roma, non pare obiettivamente più procrastinabile l'istituzione della nuova provincia di Guidonia-Tivoli, staccando dalla provincia di Roma cinquantatre comuni che insistono su un'area omogenea tra la valle dell'Aniene e la Sabina romana, con vocazioni economiche e sociali complementari.
      La nuova istituenda provincia risponde a tutti i requisiti richiesti dal testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Comprenderebbe oltre 250 mila abitanti su un territorio di circa 1.250 chilometri quadrati con una densità abitativa di 209 abitanti per chilometro quadrato.
      Tutti i comuni individuati sono compresi nella circoscrizione del tribunale di Tivoli, e insistono sulle direttrici della Tiburtina, della Maremmana oltre che sulla autostrada Roma-L'Aquila.
      Il territorio interessato comprende i tre importanti centri di Guidonia Montecelio, Tivoli e Mentana (ora divisa nei due comuni di Mentana e Fonte Nuova) e una serie di comuni, per lo più montani, più o meno piccoli e posti nell'alta valle dell'Aniene e nella Sabina romana.
      Storicamente il territorio appartiene alla Sabina che fu provincia in età romana e sviluppò anche nei secoli successivi una propria identità culturale che ebbe in Tivoli il suo polo aggregante.
      Guidonia Montecelio è la più grande città della provincia di Roma ed è la terza città del Lazio dopo Roma e Latina per numero di abitanti e la sua strategica collocazione alle porte della capitale, la presenza sul suo territorio del nuovo centro agroalimentare romano, dell'aeroporto militare, delle cementerie Buzzi Unicem, delle sorgenti delle acque albule, delle cave di travertino ne fanno una realtà in continua espansione.
      Tivoli è una città densa di storia, meta di turismo culturale da ogni parte del mondo: le sue Villa d'Este, Villa Gregoriana e Villa Adriana sono tra i monumenti più visitati in assoluto, così come meta di turismo e di importanti manifestazioni culturali è Mentana, città garibaldina, medaglia d'oro del Risorgimento.
      I 1.242 chilometri quadrati della nuova provincia si distinguono in tre zone geografiche distinte: la vasta pianura ricadente nel comune di Guidonia Montecelio (già agro tiburtino e cornicolano), le zone collinari di Palombara Sabina, S. Angelo e la stessa Tivoli e le comunità montane degli appennini (X e XI comunità montana).
      Importanti elementi unificanti sono il corso del fiume Aniene e le due importanti direttrici, Tiburtina e Maremmana, che ricalcano antichissimi percorsi di popolazioni pre-romane.
      L'omogeneità dell'elemento antropico ha origine proprio perché la città di Tivoli prima e la pianura di Guidonia poi, con i suoi lavori di bonifica e le sue attività agricole e industriali, hanno aggregato e mescolato le varie popolazioni che risiedevano intorno.
      La presenza delle acque termali sulfuree, le importanti attività di estrazione e lavorazione di materiali edilizi, la zona industriale delle Tavernucole sono importanti elementi che ne contraddistinguono l'economia.
      Il territorio vanta una ricca storia e remote origini che vogliono Tivoli (l'antica Tibur) di più antica fondazione rispetto a Roma, e Montecelio (antica Corniculum) patria di Servio Tullio che fu re di Roma.
      Nel corso del Medio Evo l'intero comparto assurse a grande importanza vista la posizione strategica dei castelli di Palombara Sabina, Montecelio, Castel Madama, S. Angelo Romano, oltre che dell'importanza che città come Subiaco e Tivoli andavano assumendo dal punto di vista economico, religioso e culturale.
      In età moderna lo sviluppo delle attività estrattive lungo la via Tiburtina e nel territorio di Montecelio e le grandi opere di bonifica legate all'agricoltura hanno richiamato dalle zone più montuose e isolate una ondata migratoria di lavoratori che hanno avuto occasione di incontrarsi e di mescolarsi in modo da dare una trama coerente al tessuto sociale della
 

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nuova provincia, così da consentire ai suoi abitanti una sicura auto-identificazione.
      Nel 1937 la fondazione della città di Guidonia, sorta attorno al più importante centro di studi aeronautici d'Italia (e tra i più famosi del mondo), ha impresso una decisa svolta verso lo sviluppo di queste terre (la città di Guidonia Montecelio è passata dai 10 mila abitanti degli anni '50 ai circa 80 mila odierni). Sono sorte importanti attività economiche e altre si sono sviluppate con crescita esponenziale.
      Il turismo culturale trova da sempre un irresistibile richiamo nell'importante complesso conventuale di Subiaco, nel castello Savelli di Palombara Sabina e soprattutto nelle bellezze artistiche, patrimonio universale dell'umanità, e naturali di Tivoli, vera e propria città d'arte, nelle splendide Ville (Gregoriana, Este e Adriana) e nei tanti centri abitati fortificati medievali.
      Il previsto parco termale che sorgerà nella piana di Guidonia Montecelio, intorno alle sorgenti dell'acqua sulfurea, nel territorio di Guidonia e Tivoli, il parco regionale dei monti Lucretili e quello archeologico dell'Inviolata, garantiscono lo sviluppo di un turismo ludico e termale unico nel suo genere.
      Alle attività esistenti legate all'estrazione del travertino, alle cementerie, alle cartiere, alle centinaia di aziende piccole e medie che garantiscono l'occupazione di migliaia di addetti, alle aziende agricole della Sabina romana e della valle dell'Aniene ben presto si sommeranno le attività legate al nuovo centro agroalimentare romano e ai poli tecnologici e commerciali di Guidonia, di Tivoli e di Mentana, che saranno in grado di affrancare definitivamente dalla capitale le occasioni di occupazione.
      Negli ultimi anni l'area geografica sulla quale insisterà la nuova provincia di Guidonia-Tivoli ha registrato uno sviluppo notevole e assolutamente diversificato rispetto alla capitale, andando a costituire una realtà del tutto distinta che rende improcrastinabile l'istituzione del nuovo ente.
      Nel territorio sono già presenti tutti i pubblici uffici, il tribunale e la procura della Repubblica, l'ufficio del registro, tre importanti presìdi ospedalieri, il comando e numerose stazioni dei carabinieri, il commissariato di polizia, il comando della guardia di finanza.
      Abbiamo in definitiva davanti a noi la prospettiva di un territorio, sito al crocevia tra la A24 e la A1, fortemente motivato allo sviluppo ove coincidono oggettive situazioni economiche e l'esigenza dell'autodeterminazione propria dell'elemento umano.
      Il comune di Guidonia Montecelio, destinato a divenire capoluogo della nuova provincia, per la natura pianeggiante del terreno e la grande disponibilità di spazi edificabili ospiterà, insieme a Tivoli e a Mentana, gran parte degli edifici pubblici e le infrastrutture necessarie al corretto funzionamento del nuovo ente.
      Si auspica una sollecita approvazione della presente proposta di legge, ricorrendone tutti i presupposti normativi.
 

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